È una delle fratture più comuni: l’85% interessa la parte centrale (terzo medio), ed è più frequente nei maschi.

Nell’adulto le fratture derivano tipicamente da incidenti sportivi o stradali e sono causate da colpi diretti.
Nel neonato tali lesioni sono correlate a un parto difficile, nel bambino spesso sono fratture incomplete (a legno verde), nell’anziano, da una problematica osteoporotica.

Sintomi
È presente il dolore e la deformità (se frattura scomposta) della regione claveare, il paziente spesso immobilizza la spalla afferrando il braccio colpito con la mano controlaterale, i movimenti articolari sono limitati e alla pressione della regine clavicolare si procura vivo dolore.
Nel bambino spesso il dolore è modesto anche perchè le fratture sono quasi sempre incomplete (a legno verde).

Diagnosi
Lo studio radiografico ci permette di dirimere quasi sempre il dubbio. A volte si rende necessario un esame rmn per valutare eventuali lesioni associate che riguardano le cosiddette parti molli della spalla. I controlli radiografici devono essere eseguiti ogni 7 giorni per valutare l’evoluzione della frattura.

Terapia
Generalmente è conservativa con l’utilizzo di un tutore distrattivo ancorato a ponte sulle spalle e legato dietro al torace con dei lacci. Tale immobilizzazione dinamica, è volta a distrarre i monconi di frattura e ridare allineamento alle superfici contrapposte. Il tutore viene mantenuto per circa 30 giorni.
Qualora avessimo una frattura altamente scomposta o che non si è ridotta con il trattamento conservativo, si ricorre all’intervento chirurgico. Numerosi sono i mezzi di sintesi utilizzati e dipende dalla scelta dell’operatore. Personalmente utilizzo delle placche in titanio con viti.