L’alluce valgo è sicuramente la
patologia più comune dell’avampiede, ed è caratterizzata
da una deviazione in valgo dell’articolazione
metatarso-falangea con annessa deformità rotazionale.
Definizione ed Eziologia
Si tratta di un atteggiamento in
flessione dell’articolazione interfalangea prossimale.
Non è infrequente l’associazione con
altre deformità quali l’alluce valgo.
Generalmente è il secondo dito ad
essere interessato, e spesso è associato ad un piede
cavo.
La causa più frequente, è l’uso
protratto di calzature strette comprimenti le dita,
d’altra parte si può evidenziare in molte altre
patologie neuromuscolari per squilibrio delle forze
muscolari, inoltre è importante sapere che la sua
comparsa ex novo in un paziente traumatizzato potrebbe
essere segno di sindrome compartimentale in atto.
Sintomi ed Esame Obbiettivo
Dolore molto acuto alla pressione e
nell’utilizzo di calzature strette che "battono" sul
punto di maggior curvatura; spesso nelle fasi avanzate,
si assiste alla comparsa di una callosita’ dolorosa.
Diagnosi
Sostanzialmente clinica,
l’atteggiamento del dito non lascia dubbi sulla
diagnosi.
Utile è uno studio radiografico di
tutto l’avampiede.
Terapia
La richiesta di trattamento si
associa generalmente ad una esigenza estetica e/o ad un
quadro di sintomatologia algica.
Inizialmente può essere consigliato
un trattamento conservativo utilizzando scarpe più
larghe, ed evitando quelle con i tacchi; a questo si
possono associare tutori elastici di vario tipo. Tali
metodologie possono rallentare l’evoluzione della
deformità e delle callosità associate, ma non danno,
generalmente, una soluzione definitiva o una correzione
estetica accettabile.
Il trattamento chirurgico può essere
effettuato con due modalità :
agendo unicamente sui tessuti molli e quindi
sull’apparato flesso-estensore, oppure, nei casi con
maggiore rigidità, intervenendo direttamente
sull’articolazione interfalangea distale e quindi
sezionando un capo articolare.